Rendimenti maggiori (watt) dovrebbero essere ottenuti in
combinazione con una maggiore frequenza di pedalata.
Una frequenza di pedalata inferiore a 60 g/min causa
un accentuato sforzo statico della muscolatura con un
conseguente affaticamento precoce.
L’aumento dello sforzo per l’ulteriore allenamento della
resistenza dovrebbe di norma avvenire modificando dap-
prima la durata dello sforzo; p. es. allenamento giorna-
liero per 20 minuti anziché 10 oppure 3 allenamenti set-
timanali anziché 2.
Warm-Up
All’inizio di ogni unità di allenamento ci si dovrebbe ris-
caldare per 3-5 minuti aumentando lentamente lo sforzo
al fine di portare a regime il cuore, la circolazione e la
muscolatura.
Cool-Down
Altrettanto importante è la cosiddetta fase di “rilassamen-
to”. Dopo ogni allenamento (dopo/senza Recovery) si
dovrebbe continuare a pedalare per circa 2-3 minuti con
una resistenza minore.
Glossario
Recovery
Misurazione della frequenza cardiaca di recupero al ter-
mine dell’allenamento. Scostamento tra pulsazione inizia-
le e pulsazione finale (misurate per 1 minuto) in base al
quale viene determinato il giudizio di fitness. Il migliora-
mento di questo giudizio per lo stesso tipo di allenamen-
to costituisce un criterio per l’incremento del fitness.
Interfaccia
Presa SUB-D a 9 poli (RS232/seriale) per lo scambio di
dati con un PC.
Reset
Cancellazione del contenuto del display e suo riavvia-
mento.
Programmi
Possibilità di allenamento che prevedono rendimenti
determinati dai programmi o l’impostazione della/e
pulsazione/i da raggiungere.
Profili
Modifica tramite il tempo o la distanza di rendimenti o di
pulsazioni impostate, visualizzabili nel campo a matrice
di punti.
Unità di misura
Unità di misura per la visualizzazione di km/h o mph,
Kjoule o kcal, ore (h) e sforzo (Watt)
Power
Valore attuale della potenza (di frenatura) espressa in
watt, che viene trasformata in calore dall’ergometro.
Scala percentuale
Visualizzazione per il confronto tra lo sforzo personale
ed il maxpower personale (400W)
Energia
Calcola la trasformazione energetica del corpo con un
determinato sforzo cardiaco/circolatorio.
Valori orientativi per l'allenamento della resistenza
Pulsazioni massime: Quale sforzo massimo viene definito
il raggiungimento della massima frequenza cardiaca indi-
viduale. La massima frequenza cardiaca raggiungibile
dipende dall’età.
Formula empirica: La massima frequenza cardiaca al
minuto corrisponde a 220 battiti meno gli anni d’età.
Esempio: 50 anni d’età > 220 – 50 = 170 battiti/min.
Peso: Il peso corporeo rappresenta un ulteriore criterio
per verificare la validità dei dati d’allenamento. Il valore
nominale di impostazione è di 3 watt/kg di peso per gli
uomini e di 2,5 watt/kg per le donne. Inoltre si deve con-
siderare che la potenzialità inizia a diminuire a partire
dal 30° anno di età: circa 1% per gli uomini e circa
0.8% per le donne.
Esempio: Uomo; 50 anni; peso 75 kg
> 220 – 50 = 170 battiti/min. Pulsazione massima
>3 Watt x 75 kg = 225 Watt;
> Meno “sconto età” (20% di 225 = 45 Watt)
> 225 – 45 = 180 Watt (impostazione nominale con
sforzo massimo)
Intensità dello sforzo
Frequenza cardiaca sotto sforzo: Un ottimale intensità di
sforzo viene raggiunta con il 65–75% (cfr. diagramma)
dell’individuale rendimento cardiaco/circolatorio. Questo
valore varia a seconda dell’età.
Entità dello sforzo
Durata di una sessione d'allenamento e frequenza settim-
anale d'allenamento:
Un ottimale entità di sforzo è data se viene raggiunto per
un periodo abbastanza lungo il 65–75% dell’individuale
rendimento cardiaco/circolatorio.
Formula empirica:
O 10 min / sessione d'allenamento giornaliera
oppure circa 30 min/ 2-3 sessioni d'allenamento
alla settimana.
oppure circa 60 min/ 1-2 sessioni d'allenamento
alla settimana
La potenza in watt dovrebbe essere scelta in modo tale
da poter sopportare per un lungo periodo la sollecitazio-
ne dei muscoli.
Pulsa. con consumo dei grassi
(75 % delle pulsa. max.)
Pulsazioni max.